La figura del Redentore grandeggia, sopra il sepolcro leggermente aperto, tra lo svolazzare del drappo rosso e il vessillo crocifero. A destra compare la croce, di cui si vedono solo in parte il braccio orizzontale e metà di quello verticale. La composizione si articola su due piani prospettici, l’uno ravvicinato con vegetazione lussureggiante, l’altro in lontananza con una veduta appena percettibile di Gerusalemme.
Fu attribuito al Florigerio da MARINI (1956, pp. 12-13). La critica si è dibattuta sulla datazione, sino a giungere, per affinità stilistiche con altre opere del Florigerio, al 1530 c. (BERGAMINI 2002, p. 88).
Bergamini G., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. Dipinti dal XIV alla metà del XVII secolo, Vicenza 2002, I
Marini R., Sebastiano Florigerio, Udine 1956