disegno, Marsand Antonio, XIX

Oggetto
disegno preparatorio
Soggetto
veduta di arquà: casa di Francesco Petrarca
Autore
Marsand Antonio (1765/ 1842)
Cronologia
1816
Misure
mm - altezza 342, larghezza 300
Codice scheda
OA_51435
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo
Iscrizioni

in basso a sinistra: Fu nel dì 14 luglio 1816, ch'io stesso in Arquà / tirai queste prime linee. Tolli disegno, che fu poi finito dal Bosa, e poi / dal Migliara attenendosi alle sud. memorie ecc. / Marsand

in basso al centro: 1. muro vecchio rattoppato in parte e in parte no / 2. muro vecchio in disordine nascendosi sopra l'erba / 3. muro vecchio con pietre in gran parte scalcinate / 4. Cornici di pietre cotte scalcinate, e in parte rotte e mancanti / 5. Colonne di marmo ordinario d'un colore cinericcio giallognolo / 6. archi di pietre cotte a coltello / 7. Balcone aperto con vetri rotondi come qui (accanto fa un piccolo schizzo del tipo di vetro) / 8. Balconi chiusi come apparisce dal disegno / 9. Tutto l'arco, che inserra il portone, è di marmo più chiaro del Num.° 5 / Dal N.º 10 fino al 12 serpeggia una vite, che si alza fino al n. 2

angolo inferiore destro: N.° 53

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Il disegno presenta la numerazione rossettiana "N.° 53" e perciò è il diciassettesimo esemplare della serie Marsand, citata da Rossetti nel suo catalogo edito nel 1822, all'interno della Collezione terza, ai numeri 37-69 della sezione iconografica. Il disegno è un primo schizzo preparatorio di mano dello stesso Marsand per l'acquatinta di Federico Lose che compare nel II volume delle Rime, affiancata a p. 141 (c. 18/3 r), dove inizia il Trionfo dell'Amore. Nella nota manoscritta sul foglio, trattato con la cera per darne l'effetto pergamenato, e nelle "Dichiarazioni ed illustrazioni storico - critiche della veduta della solitudine di Arquà" (v. I, pp. 365-367) Marsand afferma che l'acquaforte è stata incisa da Federico Lose su disegno di Gaetano Bozza (chiamato "Bosa" nel disegno), ma in realtà la stampa è firmata "Vincenzo Zabeo dis." (cfr. schede S nn. 3823, 3690, 3794). Nello schizzo Marsand ha scritto a penna sul prospetto dell'edificio alcuni numeri, dall'1 al 12, a ciascuno dei quali corrisponde nella parte bassa del foglio una serie di sue osservazioni, che sono dei suggerimenti per l'incisore Federico Lose su come egli debba riprodurre l'edificio in acquatinta.

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