in basso a sinistra: Benedetto da Majano fece in Tav.zza di Legno
in basso a destra: F. Pieraccini D.ò
in basso al centro: Francesco Petrarca
in basso a sinistra: Esiste nel Palazzo della Signoria in Firenze
angolo inferiore destro: N.° 175
Il disegno presenta in basso a destra la numerazione "N.° 175", che potrebbe corrispondere alla numerazione data da Rossetti: è noto infatti che nel giugno del 1824 la sezione iconografica petrarchesca era composta già da 140 esemplari (cfr. Nodari 2005) e, come attestato da una nuova documentazione archivistica scoperta di recente (Nodari 2005), il disegno fu fatto fare al disegnatore e litografo toscano Francesco Pieraccini nel 1827 per conto di Rossetti dal libraio Stefano Audin. E' infatti il Rossetti a chiedere al libraio in una lettera del 18 dicembre del 1826 di fargli avere una copia di un'effigie di Petrarca, che egli dice eseguita da Benedetto da Maiano, e che secondo lui si trova nella Sala d'Ercole in Palazzo Vecchio a Firenze: "Signor Audin pregiatissimo, [...] Nella [sic] Palazzo della Signoria di Firenze descritto dal Rastrelli (o Rastralli) a pag. 194 parlasi di un ritratto del Petrarca dipinto da Benedetto da Maiano nella Camera di Ercole. La prego dunque di farmene fare la copia da quel disegnatore che facemi quella del quadro del Ciampi" (ARdS, fasc. XXXI, c. 58 recto, per il disegno di Pieraccini tratto dal quadro in quel tempo in possesso di Sebastiano Ciampi si veda scheda OA 51424). L'erudito triestino, evidentemente tratto in inganno dalla guida del Rastrelli (1792), mostra di non conoscere bene né l'opera di cui chiede una copia, né la sua collocazione all'interno di Palazzo Vecchio, poiché il Ritratto di Petrarca di cui parla non è di Benedetto ma di Giuliano da Majano, e non si tratta di un dipinto ma bensì di un bassorilievo ligneo che si trova affrontato ad una immagine di Dante in uno dei due battenti della porta che collega la Sala dei Gigli e quella dell'Udienza. E' lo stesso Audin in una missiva del 2 giugno 1827 a dare al nostro qualche notizia più precisa sulla collocazione dell'opera, anche se continua a riferire il nome errato dell'autore e della Sala in cui si trova: "[...] Il ritratto di Benedetto da Maiano nella Camera d'Ercole del Palazzo della Signoria di Firenze esiste in una tarsia in battente d'una porta per profilo di faccia a quello di Dante. [...]" (ARdS, fasc. XXXI, c. 72 recto). Nella stessa lettera il libraio invia a Rossetti la fattura per il disegno commissionato al Pieraccini: "L'Illustrissimo Signore Dottore Domenico De Rossetti , nobile di Scander Deve a Stefano Audin quanto appresso: [...] 1827 [...] 31 maggio. Per tanti pagati al Signor Francesco Pieraccini per il disegno d'un ritratto di Petrarca di Benedetto da Maiano - Paoli 30. [...]" e gli comunica che il disegno in esame insieme ad un secondo dello stesso autore (BCTS, Ic. 158, cfr. scheda OA 51424) e ad altro materiale gli sta per essere inviato tramite Giovanni Missiaglia di Venezia: "Signore Dottore stimatissimo, [...] come lo vedrà dall'annessa fattura, [...] sono riunite tutte cose messe a parte per Lei e che riceverà col mezzo del Signor Missiaglia di Venezia a cui saranno dirette in una spedizione che deve fargli fra poco il signore Giuseppe Molini. [...]" (ARdS, fasc. XXXI, c. 71 recto e verso). Il disegno in esame è caratterizzato da un estremo nitore di segno e mostra perciò le buone doti di disegnatore e di fine copista del Pieraccini, ben evidenti anche negli altri fogli di sua mano che appartengono alla Biblioteca civica di Trieste (BCTS, Ic. 158, e la serie Ic. 4, 5, 85, 96, cfr. schede OA 51424, 51464 che è la scheda madre della serie).
Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005
Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005
Rastrelli M., Illustrazione istorica del Palazzo della Signoria detto inoggi il Palazzo Vecchio. Ragionamento di Modesto Rastrelli…, Firenze 1782