disegno, Knoll Gustav Adolf, ambito lombardo, XIX

Oggetto
disegno
Soggetto
monumenti a Francesco Petrarca e Laura De Sade
Autore
Knoll Gustav Adolf (notizie 1822-1844)
Ambito culturale
ambito lombardo
Cronologia
1822
1822 post - 1842 ante
Codice scheda
OA_51453
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo

Il gruppo di sei disegni oggetto di catalogazione entrò a far parte della raccolta petrarchesca di Rossetti certamente dopo la pubblicazione del catalogo della collezione edito nel 1822, poichè essi non sono menzionati tra i 90 esemplari che fino a quel momento costituivano la sezione iconografica petrarchesca ivi descritti. I disegni sono divisibili in due gruppi: il primo è costituito da due fogli (Ic. 249/2-3, cfr. schede OA 51468, 51452), firmati e datati "Gustav Knoll gez: Florenz 1822" (cioè Gustav Knoll disegnò Firenze 1822), che raffigurano due cenotafi di Petrarca e Laura di datazione incerta esistenti nel Giardino di Villa Strozzi a Firenze, edificio che assieme al parco circostante fu ristrutturato nella metà dell'Ottocento su progetto di Giuseppe Poggi (per notizie sulla villa cfr. Zoppi 1996). Il secondo gruppo invece è formato da quattro fogli di anonimo (Ic. 249/1, Ic. 249/4-6, cfr schede OA 51454-51457), attivo nella prima metà del secolo XIX, che rappresentano l'insieme e alcuni particolari del monumento commemorativo a Francesco Petrarca nel Palazzo Malaspina a Pavia, uno degli edifici più raffinati del neoclassico pavese. Per volere di Luigi Malaspina (1754-1835) il palazzo doveva testimoniare la presenza di due personaggi famosi nel sito da esso occupato: Severino Boezio, prigioniero nella torre che da lui prese il nome, e Francesco Petrarca, che fu ospite della figlia e del genero in una casa presso San Zeno. Il monumento commemorativo al Petrarca è costituito da un busto del poeta che si erge su un alto basamento, dove compare un'iscrizione dettata dall'abate Stefano Antonio Morcelli (1737-1821), affiancato da semicolonne ioniche sormontate da una trabeazione con la scritta "FRANCISCO PETRARCHAE AN. MDCCXCIV" e coronate da un gruppo scultoreo con la Poesia, Amore e due anfore con un fuoco acceso. In Biblioteca civica, tra i manoscritti della raccolta petrarchesca piccolominea si conserva un appunto di mano di Rossetti, databile nell'agosto del 1822 durante un viaggio fatto in Toscana, nel quale egli ci fa sapere che i disegni del primo gruppo gli furono procurati dall'editore Giuseppe Marenigh: "Marenigh mi procura la copia a matita (...) dei due monumenti encomiastici o cenotafii di Petr. e di Laura, esistenti nel giardino Strozzi di Firenze" (BCTS, PETR. Ms I 97). Nello stesso anno, come documenta la data apposta sui due fogli del I gruppo, Gustav Knoll eseguì la commissione del Marenigh, e gli studi dovettero giungere a Rossetti verso la fine del 1822 o agli inizi dell'anno successivo. Non sono invece finora emerse notizie precise su quando e da chi Rossetti si procurò il disegni del II gruppo (nell'epistolario Rossetti è citato il cognome Morselli, ma finora non è stato rintracciato alcun carteggio). Comunque entrambi i due gruppi di disegni sono menzionati nelI'Inventario ed estimo della libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti, redatto nel 1843 da Schubart e Merlato, rispettivamente ai numeri 894 e 895 della sezione iconografica petrarchesca come: "894. Disegni a matita. Cenotafii di Petrarca e Laura esistenti nel giardino Strozzi di Firenze"; "895. Disegni a matita inc. China. Monumento onorario in casa Malaspina di Pavia" (BCTS, PETR. Ms I 76).

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BIBLIOGRAFIA

Zoppi M., Guida ai Giardini di Firenze, Firenze 1996