dipinto, Dell'Acqua Cesare, XIX

Oggetto
dipinto
Soggetto
trionfo della scultura
Autore
Dell'Acqua Cesare (1821/ 1905)
Cronologia
1870 post - 1881 ante
Misure
cm - altezza 210, larghezza 225
Codice scheda
OA_51615
Collocazione
Trieste (TS)
Palazzo Revoltella
Civico museo Revoltella. Galleria d'arte moderna
Iscrizioni

Il dipinto raffigura Felice de Fredis che sfila a cavallo tra due ali di folla e che con un gesto trionfale indica alla gente un carro trainato da buoi sul quale è trasportato il celeberrimo gruppo scultoreo del Laocoonte, da lui rinvenuto nel 1506. Sullo sfondo si riconoscono tra le rovine romane l’arco di Tito e il Colosseo.

L’opera faceva parte di un gruppo di sei grandi tele dipinte tra il 1870 e il 1881 da Cesare Dell’Acqua per la sala da biliardo della villa triestina dell’amico Leopoldo Vianello. Vennero realizzate a Bruxelles dove egli risiedeva ormai dal 1848, tenendo ben presenti, però, come risulta dalla corrispondenza intercorsa col committente,le condizioni di luce dell’ambiente di destinazione. La serie si intitola, come volle l’artista, “Trionfi delle arti e della scienza in Italia” e si prefigge di celebrare, sull’onda del successo ottenuto nell’Italia del Risorgimento dai soggetti storici, i fatti e i personaggi più rappresentativi del genio italiano. Oltre al “Trionfo della scultura” del Revoltella, che richiama l’eccezionale scoperta, nel 1506, del gruppo del Laocoonte, raffigurato sullo sfondo dell’arco di Tito e del Colosseo mentre sfila tra due ali di folla dietro al suo scopritore, Felice de Fredis, egli dipinse per la stessa sala “Il trionfo della pittura” dedicato a Cimabue, “Il trionfo della poesia” con cui ricordava la figura di Federico II re di Sicilia, “Il trionfo della scienza” in cui troviamo Galileo acclamato dai veneziani, “Il trionfo della calcografia” in cui compaiono Raffaello e il suo alunno Marc’Antonio Raimondi, grande incisore e, infine, “Il trionfo della musica drammatica”. La tela, forse la più interessante dell’intero ciclo, testimonia la collaudata abilità di Dell’Acqua di costruire grandiose macchine sceniche, che del resto era già matura al tempo in cui egli eseguì “La proclamazione del portofranco” (1855) e “La dedizione di Trieste all’Austria” (1856) su incarico di Pasquale Revoltella. Pittore attento ai particolari e molto preciso nella ricostruzione delle vicende storiche, impreziosì la scena con una serie di bellissimi costumi cinquecenteschi in cui si rivela la sua predilezione per Tiziano e Veronese. [Masau Dan 2005]

BIBLIOGRAFIA

Masau Dan M., Schede, in Museo Revoltella Trieste. La donazione Kurländer, Trieste 2005

Firmiani F./ Tossi F., Il pittore Cesare Dell'Acqua (1821-1905): fra Trieste e Bruxelles, Trieste 1992

Gasparini L., Cesare Dell'Acqua, in Archeografo triestino, Trieste 1936, s. III, v. XXI (XLIX)