dipinto, Strozzi Bernardo, XVII

Si tratta del ritratto di una giovane donna dallo sguardo trasognante, rivolto verso l’alto, colta mentre si taglia con un paio di forbici una ciocca dei lunghi capelli biondi. Dal fondale scuro emerge l’incarnato della fanciulla, illuminato da una fonte luminosa proveniente dall'alto verso destra. Indossa un collare d'armatura e una vesta bianca dalla quale spunta il seno sinistro.

La tavola proviene da un lascito di Olga di Brazzà e risulta di proprietà dell'Ospedale Civile di Udine. Il ritratto della fanciulla fu identificato da alcuni studiosi come la raffigurazione di Artemisia invece è più probabile che si tratti di Berenice, il cui soggetto è stato ripetuto più volte dallo Strozzi. Infatti risultano altre due varianti, una conservata al Museo di El Paso e una al Museo di Vicenza, che sembrano derivare dal prototipo udinese (BERGAMINI 2002, p. 186). Galassi sostiene invece che sia l'opera di Udine che quella di Vicenza derivino da quella conservata al museo di El Paso, ove la figura femminile è ritratta in maniera più completa , accanto ad un tavolo su cui è posata l'armatura e l'elmo piumato (GALASSI 1995, p. 258).