dipinto, Della Vecchia Pietro, XVII

Il dipinto raffigura un incontro amoroso con una donna e due uomini ritratti a mezzo busto.

Il dipinto proviene dalla collezione di Pietro Mentasti e fu acquisito dallo Stato italiano nel 1955: sia Roberto Longhi che Rodolfo Pallucchini attribuirono la tela a Pietro Della Vecchia, artista che divenne famoso presso i suoi contemporanei grazie a dipinti nei quali riproponeva temi e soggetti mutuati dal primo Rinascimento veneziano, in particolare di matrice giorgionesca. In seguito anche Nicola Ivanoff ha confermato l'attribuzione al Della Vecchia, mentre più di recente Bernard Aikema ha avanzato qualche dubbio in riguardo, fugato però da Claudia Crosera (2001) che conferma giustamente la paternità del quadro all'artista vicentino, mettendo in evidenza come esso sia caratterizzato da una pennellata franta, da un'attenzione alla resa materica delle vesti e da una definizione caricaturale delle fisionomie dei personaggi, che sono tutti elementi caratteristici dell'arte del Della Vecchia. Secondo la Crosera perciò la tela triestina si inserisce in quella serie di scene di genere dipinte dall'artista tra gli anni Trenta e Quaranta del Seicento.