sul cartiglio retto dal putto in primo piano a sinistra: CULTVS IVSTITIAE SILENTIVM
Il bozzetto raffigura San Giovanni Nepomiceno in atteggiamento orante al cospetto della Madonna con il Bambino, che sta in piedi su un alto basamento con alle spalle un baldacchino marmoreo retto da colonne corinzie e ricoperto da ampio tendaggio. In primo piano l'angelo con la palma, emblema del martirio del santo, porta il dito indice alla bocca intimando il silenzio e questo gesto è un chiaro riferimento al sacramento della confessione, per non violare il segreto del quale il santo fu martirizzato. Altro riferimento al segreto della confessione è nel cartiglio retto dal putto in primo piano a sinistra che recita "CULTVS IVSTITIAE SILENTIVM".
L'opera proviene dalla collezione di Pietro Mentasti da cui fu acquistata nel 1955 per la Galleria Nazionale di Trieste (cfr. Loda 2001). Si tratta di uno dei tre bozzetti esistenti (gli altri due sono conservati uno alla Pinacoteca Vaticana l'altro alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano) che il Batoni eseguì in vista della realizzazione della pala con la Madonna il Bambino e San Giovanni Nepomiceno, commissionata nel 1742 dal marchese Pietro Emanuele Martinengo per il secondo altare destro della chiesa di Santa Maria della Pace a Brescia. La lunga gestazione dell'opera è documentata dal fatto che l'artista la consegnò solo nel 1746, e perciò il bozzetto in esame va datato tra il 1742 e il 1746. Appena giunta a Brescia la pala fu accolta con molto entusiasmo e anche la recente storiografia ha rimarcato la sapiente e calibrata impaginazione compositiva che caratterizza la scena, monumentale e permeata al tempo stesso da un pathos sentimentale tipico delle opere religiose del Batoni. Loda sottolinea come la tela fornì un importante spunto compositivo per i pittori locali, tra cui Pietro Scalvini che si ispirò al gruppo centrale della Madonna con il Bambino per la sua pala della parrocchiale di Magno Gardone Valtrompia, raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Domenico e Caterina.
Loda A., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001