Il dipinto raffigura un paesaggio fluviale con una scena di caccia in primo piano, in cui si vede un cacciatore a cavallo che galoppa circondato da una muta di cani, mentre alcuni battitori a piedi stanano la preda.
L'opera proviene dalla collezione di Pietro Mentasti da cui fu acquistata nel 1955 per la Galleria Nazionale di Trieste. Solo di recente è stata pubblicata da Mari Pietrogiovanna (2001), che la considera un'opera di ambito fiammingo databile alla prima metà del Settecento. Secondo la studiosa la tela in esame richiama la tradizione paesaggista fiamminga di primo Seicento nell'uso dell'ampia quinta arborea in controluce visibile sulla sinistra e nel vasto paesaggio fluviale caratterizzato da un alto orizzonte, ma la stesura pittorica sommaria la fa propendere a spostarne l'esecuzione alla prima metà del Settecento. La studiosa inoltre sottolinea la differenza con il paesaggismo olandese, alla cui scuola la tela è assegnata nella scheda inventariale della Galleria, caratterizzato da un marcato classicismo, da una ordinata disposizione degli elementi che compongono la scena, da un orizzonte assai basso, da colori sobri.
Pietrogiovanna M., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001