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in basso a destra: A. Lonza
Il dipinto raffigura la personificazione della Meccanica, rappresentata come una donna con gli attributi della ruota dentata e di una vite senza fine con bullone.
Il dipinto fu eseguito nel 1897 da Antonio Lonza assieme al suo pendant con la Storia (cfr. scheda OA 53082), per decorare con altre sei tele di diversi autori la sala del Caffè alla Stazione di Trieste (sul ciclo cfr. la scheda madre OA 53078). L'opera in esame è un bell'esempio dell'arte di Lonza, che si era fatto un nome nell'ambiente triestino come autore di saporite rievocazioni in costume settecentesco, ancora in gran voga grazie agli esempi di Mariano Fortuny. L'artista infatti aveva avuto grande successo al Salon di Paris del 1882 con I Giocolieri, che gli aveva valso la consacrazione del mercato soprattutto tedesco, tanto da spingerlo ad aprire uno studio a Vienna, e in seguito a Monaco e Berlino.
Castellani F., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001