sulla base: GIANNINO
La testa in bronzo del figlio Giannino appartiene a una serie di ritratti eseguiti dall'artista nella seconda metà degli anni Trenta, in un periodo in cui, sulla scorta del recupero dei modelli tradizionali di matrice novecentista, il ritratto scultoreo vive una nuova popolarità. Nel caso di Giannino, la traduzione in bronzo sembra rispecchiare il desiderio di dare all'immagine del bambino particolare vivacità espressiva (dove invece, l'altro ritratto conservato al Museo Civico di Pordenone, la Medaglia d'oro De Carli si connota per la compostezza del modellato marmoreo cfr. OA 53119). Realizzato con ogni probabilità nel 1938, il ritratto di Giannino fu fuso a Venezia da Isidoro Bragadin.
Scultore passioni, Lo scultore e le passioni del suo tempo, Milano 2005