Il cassone presenta una decorazione ad intaglio sul lato frontale: due foglie affiancano la facciata di una chiesa spartita da cornici marcapiano in due ordini sovrapposti.
Il cassone è menzionato da Santangelo che propende per una provenienza "popolare istriana" sottolineandone una certa difficoltà di datazione (Santangelo 1935). Probabilmente il cassone veniva utilizzato per custodire paramenti e arredi sacri anche se le sue dimensioni contenute lasciano ancora spazio anche ad altre ipotesi.
Algeri G./ L'Occaso S., Le opere d'arte della chiesa di Sant'Anna di Capodistria, in Histria. Opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo, Milano 2005
Santangelo A., Inventario degli oggetti d'arte d'Italia. 5. Provincia di Pola, Roma 1935