Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
Il prelato ci viene presentato con un'inquadratura a mezzo busto che occupa quasi tutta la superficie del dipinto. Le connotazioni d'ambiente e di costume sono ridotte all'essenziale, un calamaio, in primo piano, la penna d'oca e il foglio di carta in mano a ricordarci le sue passioni: lo studio per i classici latini e il diritto canonico.
Il dipinto appare molto realistico con una gamma dei colori ridotta e l'utilizzo di toni abbassati che l'accosta a certa produzione ritrattistica ottocentesca, anche se presenta un «chiaroscuro seicentesco» e «un ricordo fra tizianesco e tintorettiano» [Mostra delle opere... 1947, p. 11] L'opera, secondo la testimonianza di Rota (ROTA 1847, p. 28), venne realizzata da Odorico Politi a distanza di qualche anno dalla morte dello zio Giovanni, per rendergli un omaggio postumo.
Comelli G., Odorico Politi, Udine 1947
Rota L., Cenni su alcuni oggetti di Belle Arti ed utili istituzioni esistenti nella R. città di Udine capitale della Provincia del Friuli, Udine 1847