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Il personaggio è reso con viva forza espressiva, nella posa di tre quarti. Il volto del conte trova maggior risalto dal contrasto fra l'abito scuro e l'ampia cravatta bianca. La penna con il calamaio, alcuni libri, la croce dell'Ordine Gerosolimitano sono elementi sufficienti per individuare con precisione i diversi interessi culturali di questo illustre erudito.
Il dipinto raffigurante il conte Antonio Bartolini (Udine 1741 - 1824) è considerato dalla critica una tra le opere più importanti di Odorico Politi che, con una resa realistica del personaggio, ne coglie l'aspetto psicologico, anche con un certo gusto della "naturalezza" tipicamente settecentesco. Il conte Antonio Bartolini è ricordato dalla storiografia locale come membro dell'Ordine di Malta, archeologo, bibliografo ed erudito udinese che nel 1798 pubblicò il "Saggio epistolare sopra la tipografia del Friuli nel secolo XV".
Pavanello G., Venezia: dall'età neoclassica alla scuola del vero, in La pittura nel Veneto. L'Ottocento, Milano 2003, II-2
Bergamini G., Per una storia del ritratto pittorico nel Friuli-Venezia Giulia. Dalla metà del Seicento alla metà dell'Ottocento, in Più vivo del vero. Ritratti d'autore del Friuli Venezia Giulia dal Cinquecento all'Ottocento, Cinisello Balsamo (MI) 2003
Catalogo mostra, Catalogo della mostra del ritratto veneziano dell'Ottocento, Venezia 1923