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Lo studio raffigura il volto di una giovane donna con la testa lievemente reclinata a destra e gli occhi rivolti verso il basso. I capelli bruni sono acconciati all'indietro.
Il dipinto fa parte di una successione di studi (probabilmente per il volto della Madonna) che si caratterizzano per l'esaltazione del contorno e la morbidezza degli incarnati. Il rigore disegnativo e l'ordine compositivo rinviano al classicismo raffaellesco appreso da Politi durante il suo soggiorno di studio a Roma (1809-1812). Vi appare ancora un certo conformismo accademico e le caratteristiche di un'esercitazione scolastica tanto da poter essere datato tra il primo e il secondo decennio dell'Ottocento. Politi delinea in questo studio i tratti fisionomici ed espressivi del viso della Vergine, destinati a diventare elementi riconoscibili in diverse opere raffiguranti questo tipo di soggetto sacro (La Vergine in trono col Bambino e putto, 1815-1818, Udine, Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo; Madonna in trono col Bambino, 1820-1821 inv. 261, Udine, Civici Musei; Madonna col Bambino, Felettano, Chiesa della Natività).
Garlatti A., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. Dipinti dalla metà del XVII al XIX secolo, Vicenza 2002, II