in basso a destra: zavagno I.
sul retro, margine superiore destro dell'intelaiatura lignea: 'La resistenza'
sul margine interno dell'intelaiatura: pitt: ZAVAGNO IVANOE/ - SPILIMBERGO -
La presente opera di Ivanoe Zavagno intende celebrare il Trentennale della Liberazione dalle forze nazi-fasciste nel 1945. Quasi a centro del quadro campeggia un ritaglio di giornale dell’epoca, che mette bene in evidenza il messaggio pacifista dell’artista: “chiunque fa violenza è contro la Repubblica”. Fiamme e fili spinati si scorgono fra violente evoluzioni di colore: evocano la guerra da appena tre decenni trascorsa, ma che ancora porta ferite profonde nel clima di perpetua minaccia e di divisioni che ha agitato il lungo periodo di Guerra fredda, di cui la cortina di ferro è simbolo. L’attivismo politico dell’artista si percepisce in altre opere stilisticamente affini, come "Esplosione" e "Interno di tipografia" (entrambi del 2001), ancora più esplicitamente in "Manifestazione in Piazza del Popolo a Roma" (2002). Pare, poi, particolarmente simile all'opera in esame l’impostazione delle curve nero-violacee presenti in "Lettera S" (2000). Non sembrano esserci ripensamenti di stile lungo il corso della carriera di Zavagno; l’artista sembra aver trovato, quasi una volta per tutte, le proprie soluzioni pittoriche. È una pittura che unisce influenze astratte con il futurismo italiano, passando attraverso il raggismo di Larionov. Le pennellate sono sciolte in movimenti contorti e dinamici,simili a guizzi lampeggianti, forme simultanee che si librano nello spazio. Raramente, però, i soggetti presentano una chiara leggibilità di contenuto. L’artista, cresciuto in una famiglia di mosaicisti, è attento alla valenza artigianale dell’arte e spesso traduce in mosaico le caratteristiche estetiche proprie dei suoi dipinti (a cura di Matteo Colovatti, 2017).
Damiani L./ Schönenberger W./ Garlini A./ Menichini D., Ivanoe Zavagno. Caleidoscopi musivi e pittorici, Udine 1999