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Cristo, assistito dall'angelo in sembianze femminili sorregge la mano sinistra della meretrice che gli sta accanto dal cui polso si vede zampillare il sangue dalla ferita provocata dallo stiletto tagliente.
L'opera è attribuita concordemente dalla critica al pittore Antonio Carneo e tradizionalmente è stata identificata come Gesù con le due Marie o La prova del veleno. Secondo la Forgiarini è più probabile che si tratti dell'allegoria del giudizio della grande meretrice di Babilonia, sede del male (in realtà Roma, in contrapposizione alla città santa di Gerusalemme), dal passo biblico dell'Apocalisse di San Giovanni. L'iconografia potrebbe essere stata desunta da un'icisione di Durer con la meretrice che solleva il calice pieno delle cose impure. La tela è ricordata da Ragghianti tra quelli eseguiti dal Carneo forse nei primi anni in cui era attivo a Udine per la famiglia Caiselli.
Bergamini G., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. Dipinti dalla metà del XVII al XIX secolo, Vicenza 2002, II
Forgiarini D., ... dalla collezione Dorta. Primi studi su alcune opere, Udine 1999
Rizzi A., Antonio Carneo, Udine 1960
Ragghianti C.L., Carneo restaurato, in Miscellanea Minore di critica d'arte, Bari 1946
Ragghianti C.L., Noterella sul Carneo, in Le Arti, 1940-41, a. III
Geiger B., Antonio Carneo, Udine 1940