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in basso a destra: Giacomo Bront/ 1947
Nello “Studio del pittore” il gioco cromatico, molto sensibile, è determinato dalla luce che, penetrando dall’ampia finestra, attribuisce il tono ad ogni oggetto, i tavoli, le sedie, le tele sui cavalletti in mezzo alla stanza. L’impianto del quadro, tradizionale, non propone novità ma offre una interpretazione raffinata e fermamente lirica dell’effetto di luce.
Pauletto G., Pitture e sculture del XX secolo, in La Collezione d'arte della Fondazione della Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Opere del Novecento, Ginevra/ Milano 2008, 2