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in basso a destra: E. Ursella
Il paesaggio puro, cioè senza figura umana, assieme al ritratto, è forse l’ambito di maggior tenuta della pittura di Ursella, prestandosi esso ad una resa priva di sottintesi folcloristici, tutta risolta nella felicità dell’impressione visiva. In questo caso la neve diventa protagonista assoluta della visione, resa con grande freschezza attraverso sottili variazioni cromatiche tra bianco dominante, rosa e azzurrino, di modo che tutto il primo piano, luminosissimo, lega perfettamente con lo sfondo in ombra delle montagne, mentre bruciati e gialli introducono una viva nota cromatica che serve ad esaltare ancor più la musica bianca della neve.
Pauletto G., Pitture e sculture del XX secolo, in La Collezione d'arte della Fondazione della Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Opere del Novecento, Ginevra/ Milano 2008, 2