Studiò all’Accademia di Venezia, frequentando contemporaneamente lo studio di Cesare Laurenti, noto pittore del tempo. Partecipò alle prime tre Biennali e a varie mostre in Italia e all’estero. Dal 1907 al 1917 abitò a Sacile e poi a Pordenone. Dopo la rititirata di Caporetto si trasferì a Milano, senza comunque dimenticare il prediletto Friuli occidentale, dove tornò per lunghi soggiorni. Tale territorio è il soggetto di molte sue opere, caratterizzate in genere da un caldo, accarezzato colore tonale e da un lirismo che crea spesso accattivanti atmosfere elegiache e crepuscolari. Il quadro della collezione è giocato su un tonalismo sfioccato e accarezzato, prezioso nei passaggi dal verde al bruno, dai violetti al giallo-rosa della montagna all’orizzonte, fino all’azzurrino percorso da nubi bianche nel cielo. Un paesaggio fermo e quasi incantato, sentito con intima dolcezza e partecipazione.
Pauletto G., Pitture e sculture del XX secolo, in La Collezione d'arte della Fondazione della Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Opere del Novecento, Ginevra/ Milano 2008, 2