L'isola di San Giorgio, dipinto, Brass Italico, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
veduta di Venezia: Isola di San Giorgio
Autore
Brass Italico (1870/ 1943)
Cronologia
1910 - 1912
Misure
cm - altezza 50, larghezza 60
Codice scheda
OA_55344
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Attems Petzenstein
Musei Provinciali. Pinacoteca
Iscrizioni

in basso a destra: Italico Brass

Veduta dell'isola di San Giorgio dalla Riva degli Schiavoni. In primo piano è raffigurato l'attracco delle gondole e i gondolieri. Al centro della composizione sono raffigurate due donne con il capo coperto da un fazzoletto e un uomo vestito di nero con cappello a tesa larga. Sullo sfondo è ritratta l'isola di San Giorgio con la facciata della chiesa e il campanile. Il cielo è indefinito dalle tinte grigie e rosa.

Entrato a far parte delle collezioni museali nel 1986 per acquisto, il dipinto apparteneva originariamente alla collezione di Piero Pinausig, esponente del mondo politico goriziano e amico di Brass. La tela raffigura una tipica veduta veneziana dell’isola di San Giorgio, ripresa da Riva degli Schiavoni, con l’attracco delle gondole in primo piano e i gondolieri intenti al loro lavoro quotidiano. La facciata della chiesa di San Giorgio, visibile sul fondo della composizione, appare come sospesa tra l’azzurro dell’acqua e l’immobilità atmosferica dell’aria, sotto un cielo trascolorante nei toni perlacei del grigio e del rosa. Per le caratteristiche stilistiche che la contraddistinguono, la tela potrebbe accostarsi senza difficoltà, ai dipinti realizzati dall’artista tra il primo e secondo decennio del Novecento. In quel periodo Brass aveva raggiunto ormai la sua piena maturità artistica: nel 1910 la Biennale di Venezia gli aveva allestito una sala personale decretando anche il suo successo internazionale. A quell’epoca, inoltre, egli era andato sviluppando l’interesse per i pittori vedutisti veneti del Settecento, per i fratelli Guardi in particolare, ma anche per Alessandro Magnasco di cui fu, in seguito, studioso e collezionista. Alla pittura veneta settecentesca, del resto, Brass fu debitore sia per il taglio compositivo delle sue vedute lagunari, sia, come in questo caso, per l’adozione di una pennellata di tocco, vibrante e sfrangiata nella luce con cui definiva forme e volumi che sembrano fluttuare, quasi svuotati del proprio peso, sulla scena prospettica ricreata dall’occhio dell’artista nelle due dimensioni della tela. (GRANSINIGH 2007, p. 148)

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BIBLIOGRAFIA

Pinacoteca estate, Pinacoteca d'estate. Viaggio nel primo '900. Opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, s.l. 2010

Gransinigh V., Schede, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007

Novecento Gorizia, Il Novecento a Gorizia. Ricerca di una identità. Arti figurative, Venezia 2000, Arti figurative

Italico Brass, Italico Brass, Milano 1991

Masau Dan M., Ambiente artistico e movimenti d’avanguardia a Gorizia dal ‘900 agli anni Trenta, in Friûl di soreli jevât. Setante ains di storie, di culture, di Filologiche (1919-1989), Udine 1989

Gorizia provincia, Gorizia e la sua provincia: paesaggio, arte e storia, Gorizia 1987

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