decorazione musiva, Deluigi Mario, Scuola Mosaicisti del Friuli

Oggetto
decorazione musiva
Soggetto
leone di san Marco, stemmi, iscrizione, motivi decorativi, paesaggio fluviale: fiume Tagliamento
Autore
Cronologia
1957
Misure
m - m - m - m - m - m - altezza 5.37, 5.37, 5.37, 5.37, 5.37, 5.37, larghezza 27.16, 7.98, 2.80, 2.80, 7.98, 2.80
Codice scheda
OA_55517
Collocazione
Cavazzo Carnico (UD), Somplago
Centrale idroelettrica di Somplago

La decorazione musiva è costituito da sei porzioni parietali (le pareti sono quattro di larghezza ridotta che sono a fianco dei portali d'accesso: queste misurano m 5.37 X 2.80; le due pareti più ampie misurano m 5.37 X 7.98; l'altezza rimane costante e la somma della larghezza di tutte le sei superfici musive è di m 27.16) coprenti l'intera superficie muraria verticale del vano di accesso alla sala turbine. Due pareti tra di loro affrontate contengono aperture di notevoli dimensioni, la prima costituisce l'accesso dall'esterno alla centrale, la seconda, attraverso un lungo corridoio, permette l'ingresso alla sala turbine. I materiali musivi usati sono tessere lapidee ed in smalto con alcuni interventi in oro.

Le sei superfici parietali musive pur essendo tematicamente differenziate costituiscono un unicum compositivo. Procedendo dall'ingresso in senso antiorario troviamo la seguente scansione tematica. La prima porzione è divisa in due aree dalla scritta "Newton" inquadrata in un rettangolo bianco e realizzata in smalto rosso. L'area superiore contiene i simboli dei tre elementi (cerchio, quadrato e triangolo) e nomi di filosofi antichi dedicatisi al mondo della fisica (Democrito, Leucippo, Copernico, Galilei, Cartesio); in alto a destra campeggia la dicitura "atomo" in lettere greche, la parte inferiore contiene, invece, nomi degli studiosi post-newtoniani come Leibniz e Huychens. La seconda area musiva, di dimensioni più consistenti perchè non contiene aperture, presenta una mappa dell'erogazione elettrica del Triveneto. Una parziale cartina dell'Alto Triveneto, costellata da figure pseudo-stellate su fondo grigio ed una particolareggiata, su fondo blu, della zona geografica di Scorzè sono collegate tra loro con vettori elettrici gialli e verdi. In basso a destra, in una riquadratura bianca, si trova la legenda: "segmento giallo - Linea a 220 kV; segmento verde-Linea a 150kV". La terza porzione presenta nomi di studiosi del campo della fisica: Dalton, Galvani, Canizzaro, Franklin, Coulomb, Volta (evidenziato in una riquadratura a fondo rosso ed intersecante l'immagine di una turbina verde), Ampere, Pacinotti, Herz, Maxwell, Righi, Fleming Faraday, Ferraris, Marconi. I nomi degli scienziati sono scritti seguendo un criterio compositivo sia in orizzontale che in verticale. In alto a destra il segno "+" e il segno "-" sono uniti da una scarica elettrica gialla. Il fondo grigio è maculato da gruppi di tessere blu. Il tema della quarta porzione è la disgregazione dell'atomo. La superficie è divisa in due aree dal nome di Einstein su riquadro verde: nella porzione superiore una particella colpisce un atomo disgregandolo, i nomi citati sono quelli di: Curie, Rutherford, Planck e Bohr. Nella porzione inferiore il nome di Fermi è accompagnato dalla sigla dell'Uranio 235 (U.235) e dalla formula "delta E = delta m x c alla seconda". Il fondo è ancora grigio. La quinta porzione presenta una mappa geografica che unisce il golfo di Venezia alla zona di Spilimbergo per arrivare attraverso il Tagliamento a Somplago. Ognuna delle tre aree è riquadrata da rettangoli a sviluppo orizzontale per la zona Veneta e della Carnia, verticale per l'andamento del Tagliamento. Il fondo grigio-verde è decorato da segni grafici riconducibili ad onde aventi andamento orizzontale e verticale. La sesta sezione presenta al centro il nome di Aristotele, nella porzione superiore si vede degli elettroni e le scritte "Talete" in latino e "Elektron" in lettere greche. Nella parte inferiore si legge: Anassimandro, Anassimene, Empedocle, Anassagora ed Eraclito.

Leggi tutto

BIBLIOGRAFIA

Scuola Mosaicisti, La Scuola Mosaicisti del Friuli, Spilimbergo (PN)/ Udine 2009