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sul basamento del busto: PIVS PAPA II
sul profilo sinistro del busto: Alberto Brestyánszky modellò
sul profilo destro del busto: Stabilimento tecnico triestino fuso in bronzo 1862.
Il busto in gesso raffigura papa Pio II Piccolomini che indossa la tiara papale e il piviale.
Il calco in gesso dipinto in oro antico è tratto dal busto in bronzo fuso di papa Pio II Piccolomini, eseguito nel 1862 dallo scultore ungherese Alberto (o Béla) Brestyánszky, assieme ad altri due busti raffiguranti i vescovi di Trieste Andrea Rapicio e Rinaldo Scarlichio, per la facciata della Cattedrale di San Giusto (cfr. Documenti raccolti 1862; Firmiani 1971-1972 e scheda OA 6092). Le tre sculture, fuse in bronzo dallo Stabilimento tecnico triestino, come attesta pure la scritta presente sul fianco destro del gesso in esame, furono eseguite su incarico del podestà di Trieste Stefano de Conti. Nella Gipsoteca del Museo Sartorio di Trieste si conserva un altro esemplare in gesso, tratto sempre dall'originale in bronzo (CMSA, inv. 634), ma a differenza di questo in esame non è dipinto.
Firmiani F., Le opere dello scultore triestino Giuseppe Capolino nei Civici musei di storia ed arte e l'autore dei busti vescovili della facciata della cattedrale, in Atti dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, 1971-1972, n. 7
Documenti raccolti, Documenti raccolti e pubblicati in occasione di collocazione di busti enei sulla facciata del Duomo di Trieste in onore di Enea Silvio Piccolomini vescovo di Trieste poi Papa Pio 2., di Andrea Rapicio Vescovo di Trieste, Consigliere imperiale e di Ri, Trieste 1862