Il diàul peciadōr, dipinto, Bassi Dora, XXI

Oggetto
dipinto
Soggetto
figura maschile nuda
Autore
Bassi Dora (1921/ 2007)
Cronologia
2002
Misure
cm - altezza 90, larghezza 90
Codice scheda
OA_56090
Collocazione
Gorizia (GO)
Teatro Giuseppe Verdi
Collezione del Comune di Gorizia. Donazione Dora Bassi
Iscrizioni

La figura del giovinetto che si specchia riflette l'immagine di un volto diabolico.

Il quadro appartiene al ciclo di dipinti dedicato alle "Poesie a Casarsa" di Pier Paolo Pasolini, stampate a Bologna dall'editore Landi nel 1942. Dalla rilettura delle poesie in friulano nasce una pittura profondamente ispirata che rivela un'autentica empatia con le suggestioni che i versi del poeta regalano. Fondato sulla dialettica della luce e dell'ombra, tutto il ciclo è pervaso da una luce a volte crepuscolare, a volte calda e radente che coinvolge emozionalmente lo spettatore e lo trasporta in uno scenario fuori dal tempo e dallo spazio. Il riferimento preciso è alla poesia "Il Diaul peciador". Scrive Luciano Perissinotto nell'introduzione al catalogo della mostra "Dora Bassi. Altair, la stella dal dûl"(Udine, 2002): " Dora Bassi evoca i sentimenti vissuti da P.P. Pasolini al volgere dell'adolescenza, quando, qualificandosi "frut peciadour", si scopre "nudo" fisicamente e, soprattutto, si intuisce sprovveduto di fronte ad un mondo a più dimensioni: affettive, ideali, cognitive, percepite osservando se stesso e la natura, oggetti, cielo, stelle.". La poesia di Pasolini a cui si ispira riporta nei suoi versi: "Ciantant al me spieli/ ciantant mi peteni./ Al rit tal mi vuli/ Il Diaul peciador..." (cantando al mio specchio, cantando mi pettino. Ride nel mio occhio ol Diavolo peccatore...).

BIBLIOGRAFIA

Ellero G./ Pauletto G., 1942. L'anno delle Poesie a Casarsa, Udine 2002

Dora Bassi, La luce nell'ipotesi estetica di Dora Bassi, Udine 2001