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Al centro della composizione è raffigurato Goffredo di Buglione inginocchiato con le braccia allargate e lo sguardo rivolto all’Angelo Gabriele sopraggiunto dall’alto, preceduto da un fascio di luce. Sul lato destro dell’affresco compare un albero e in lontananza soldati a cavallo.
Goffredo di Buglione, condottiero cristiano a capo dell’esercito nella prima crociata è il protagonista del poema di Torquato Tasso. L’episodio rappresenta il momento in cui l’Arcangelo Gabriele appare in sogno a Goffredo mentre questi attende la fine dell’inverno in Libano e lo invita a condurre l’esercito fino a Gerusalemme per lo scontro finale. Nel canto primo della Gerusalemme Liberata si legge: egli disse: "Goffredo, ecco opportuna/ già la stagion ch'al guerreggiar s'aspetta;/ perché dunque trapor dimora alcuna/ a liberar Gierusalem soggetta?/ Tu i principi a consiglio omai raguna,/ tu al fin de l'opra i neghittosi affretta./ Dio per lor duce già t'elegge, ed essi/ sopporran volontari a te stessi. Si coglie in modo particolare in questa scena l’impaccio del pittore nel risolvere il rapporto tra le due figure; si noti come l’angelo per volgere lo sguardo a Goffredo si torce in una posa del tutto improbabile. (per la decorazione complessiva della stanza si veda la scheda OA 56159).
[Bergamini G.], Guida Artistica del Friuli Venezia Giulia, Passariano di Codroipo (UD) 1999
Aloisi S., Gli Altan e il Barocco. Committenza artistica tra Seicento e Settecento di una nobile famiglia friulana, Pasian di Prato (UD) 1999
Forniz A., Il Palazzo Tullio-Altan in S. Vito al Tagliamento. Dimore illustri nel Friuli occidentale, in Itinerari, 1970, a. 4, n. 3 settembre
Tasso T., Gerusalemme Liberata, Milano 1961