Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
Sul lato sinistro della composizione è raffigurato un cavallo mentre a destra, adagiata a terra in riva a un fiume è raffigurata Erminia addormentata.
Erminia figlia di un re saraceno è amata da Tancredi, cavaliere cristiano. Dal poema tassesco (canto VII) si apprende che Tancredi era rimasto ferito in un duello contro Argante durante l’assedio di Gerusalemme. Il suo scudiero Vanfrino aveva avvertito Erminia che l’amato era ferito, quest’ultima indossata l’armatura di Clorinda era partita alla sua ricerca. Nel ciclo di San Vito è raffigurato un momento di riposo di Erminia durante il viaggio che l’avrebbe condotta dall’amato Tancredi. Il dipinto traduce testualmente il canto settimo: Fuggí tutta la notte, e tutto il giorno/ errò senza consiglio e senza guida/ non udendo o vedendo altro d'intorno,/ che le lagrime sue, che le sue strida./ Ma ne l'ora che 'l sol dal carro adorno/ scioglie i corsieri e in grembo al mar s'annida,/ giunse del bel Giordano a le chiare acque/ e scese in riva al fiume, e qui si giacque. (per la decorazione complessiva della stanza si veda la scheda OA 56159).
[Bergamini G.], Guida Artistica del Friuli Venezia Giulia, Passariano di Codroipo (UD) 1999
Aloisi S., Gli Altan e il Barocco. Committenza artistica tra Seicento e Settecento di una nobile famiglia friulana, Pasian di Prato (UD) 1999
Forniz A., Il Palazzo Tullio-Altan in S. Vito al Tagliamento. Dimore illustri nel Friuli occidentale, in Itinerari, 1970, a. 4, n. 3 settembre
Tasso T., Gerusalemme Liberata, Milano 1961