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Battesimo e morte di Clorinda ferita in duello dal suo innamorato Tancredi. Al centro della scena è raffigurato Tancredi colto nell’atto di versare l’acqua sul capo di Clorinda esanime a terra. L’episodio si svolge su una radura in cui compare una torre infuocata.
Tancredi era un condottiero cristiano innamorato di Clorinda una guerriera che combatteva con i saraceni. Durante una battaglia, non avendola riconosciuta a causa dell’armatura Tancredi la colpì mortalmente. Clorinda morente chiese di essere battezzata, Tancredi raccolse con l’elmo un po’ d’acqua da un ruscello e solo nel momento di versare l’acqua, riconobbe l’amata. Il brano pittorico raffigura il momento in cui Tancredi esaudisce il desiderio dell’amata morente, tratto dal canto XII del poema del Tasso: Poco quindi lontan nel sen del monte/ scaturia mormorando un picciol rio./ Egli v'accorse e l'elmo empié nel fonte,/ e tornò mesto al grande ufficio e pio./ Tremar sentí la man, mentre la fronte/ non conosciuta ancor sciolse e scoprio./ La vide, la conobbe, e restò senza/ e voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza! (per la decorazione complessiva della stanza si veda la scheda OA 56159).
[Bergamini G.], Guida Artistica del Friuli Venezia Giulia, Passariano di Codroipo (UD) 1999
Aloisi S., Gli Altan e il Barocco. Committenza artistica tra Seicento e Settecento di una nobile famiglia friulana, Pasian di Prato (UD) 1999
Forniz A., Il Palazzo Tullio-Altan in S. Vito al Tagliamento. Dimore illustri nel Friuli occidentale, in Itinerari, 1970, a. 4, n. 3 settembre
Tasso T., Gerusalemme Liberata, Milano 1961