Servolana, dipinto, Celesnig G., XIX

Mezzobusto di Servolana colta di tre quarti verso destra. Nella mano sinistra ha un cestino di fiori e nella destra un mazzetto dei medesimi fiori.

Il dipinto illustra una giovane servolana vestita alla “mandriera”, cioè con una gonna ampia, un corsetto posto sopra una camicetta con amiche arricciate e spesso ricamata, un giacchino corto di panno con le maniche strette e un grembiule colorato fissato da un lungo nastro, oltre all’immancabile fazzoletto bianco in testa. Si trattava di lavoratrici che scendevano i città di primo mattino a vendere i loro prodotti, in questo caso fiori, e, seguendo le direttici del gusto Biedermeier allora imperante, diventeranno oggetto di numerosi dipinti nei decenni centrali dell’Ottocento. Per affinità stilistica la tela è attribuibile a quel Celesnig autore delle Pancogole della stessa collezione: il confronto tra le modalità di stesura pittorica e tra i tratti somatici delle figure femminili dei due dipinti, associato ai riscontri con quelli firmati dal misconosciuto artista e transitati sul marcato antiquario, offre infatti molteplici punti di contatto, tanto da poter proporre l’attribuzione con una certa sicurezza.