Veduta di Capodistria con in primo piano dei pescatori al lavoro.
Il dipinto è di ottimo livello, accurato nella realizzazione e attento nella delicata regia luminosa, ma purtroppo non è né firmato né datato. Illustra la cittadella di Capodistria vista dalla spiaggia di Semedella, dove al tramonto alcuni pescatori stanno governando le reti. Il fatto che il centro abitato abbia ancora l’aspetto di una penisola, indica che non era ancora iniziata la bonifica delle saline e delle paludi che la distaccavano dalla terraferma. Come segnala un cartellino probabilmente di mano dello stesso Fonda Savio, la datazione potrebbe essere collocata tra il 1822,"anno della demolizione di Castel Leone di cui si vedono ancora i ruderi, ed il 1826 in cui si iniziò la costruzione della Strada di Semedella, che manca".
L’autore andrà individuato tra i molti artisti di livello che si sono dedicati alla pittura di paesaggio tra Venezia Giulia e Dalmazia nella prima metà dell’Ottocento.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024
Paris L., Guida al Lascito Antonio Fonda Savio, Trieste 2015
Paris L., La sezione iconografica del Lascito Antonio Fonda Savio nel Sistema museale dell'Ateneo triestino, in Archeografo Triestino, Trieste 2013, serie 4, n. 63 (123)