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retro, in alto a destra: "1938 Omaggio a Tomea"
Dipinto a olio su tavola raffigurante candele e frutta
Il piccolo dipinto è un evidente omaggio al pittore Fiorenzo Tomea (Zoppè di Cadore, Belluno, 1910 – Milano, 1960), dal quale Foschiatti riprende l'onirico soggetto delle candele disposte in piedi in uno spazio brullo e irreale. Nelle opere di Tomea le candele sono raffigurate accese, mentre si stanno sciogliendo, spesso insieme a della frutta o maschere teatrali; esse sono assunte come metafora degli individui condannati alla solitudine e all’inesorabile trascorrere del tempo. È una citazione puntuale, che non sembra prevedere interpretazioni personali.