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Il personaggio, raffigurato stante, può essere verosimilmente identificato come san Giacomo il maggiore, anche se mancano gli attributi specifici. Il riconoscimento è reso difficile dalla perdita della mano sinistra e dell'oggetto intorno al quale è chiusa a pugno la destra, verosimilmente il bastone da pellegrino. Lo sguardo è fisso, quasi imbambolato; i capelli castani, "a casco", non sono scolpiti ma resi pittoricamente, come pure la corta barba divisa in due bande. Probabilmente la veste rossa indossata dal santo in origine aveva lo scollo e l'orlo delle maniche dorati, così come quello del mantello azzurro, anche se attualmente non vi è traccia della cromia originaria. Il manto, trattenuto dalla mano sinistra fino a coprire quasi del tutto la parte inferiore della figura, presenta un decoro floreale stilizzato e un altro motivo semicircolare, entrambi bianchi. Il panneggio semplificato, essenziale, dell'abbigliamento enfatizza la fissità della statua, cui non giova il lieve aggetto della gamba destra. La base d'appoggio rettangolare è priva di colore e di qualsiasi elemento decorativo.
Già assegnata a scultore dell'Italia centro-settentrionale da De Sabata (2014), che rilevava analogie iconografiche con raffigurazioni slovene dell'apostolo, l'opera è stata recentemente assegnata da Casadio (2018) ad ambito centro italiano, con una datazione alla prima metà del Quattrocento. I saggi di restauro, compiuti nel 1985, hanno identificato molte ridipinture. La statua è stata in quell’occasione restaurata a metà per evidenziare le differenze di stato. La tela, probabilmente di lino, che fuoriesce dalla parte inferiore del panneggio della veste, potrebbe essere parte dell'impannaggio con cui si ricoprivano le sculture lignee per applicarvi lo strato preparatorio di gesso e colla: in questo modo si attenuavano gli inconvenienti al rivestimento policromo cromia dovuti ai movimenti naturali del legno che potevano comprometterne l'aspetto finale e la conservazione.
Casadio P., Le sculture lignee della donazione Ciceri nel Museo Etnografico del Friulia Udine, in Museo Etnografico del Friuli. Collezioni e percorsi nelle radizioni culturali di un popolo, Udine 2018