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Il soffitto orna un ambiente al primo piano di palazzo Andriotti (oggi sede della Biblioteca civica Vicenzo Joppi). Nel medesimo edificio sono presenti altri quattro soffitti: uno di questi, posto nell’ambiente corrispettivo al piano superiore, presenta una decorazione del tutto omogenea. Pettenelle e cantinelle sono in buono stato di conservazione. Su un totale di 18 tavolette 2 sono prive di decorazione in quanto sostituite. Lo spazio dipinto è circoscritto da una cornice rettangolare al cui interno, su un fondo che imita una superficie lapidea, sono presenti ritratti (10) su fondo azzurro e stemmi (6) su fondo ocra, circoscritti da un clipeo semplice e lineare realizzato a compasso e costituito da due fasce, rossa quella esterna e bianca quella interna. Per quanto riguarda gli stemmi, uno non è stato identificato, mentre gli altri fanno riferimento ai Brazzà e agli Andriotti. I busti rappresentano uomini e donne, giovani e anziani, quasi tutti di profilo o di tre quarti e rivolti sia a destra sia a sinistra, tranne in un caso ripreso frontalmente.
La committenza del soffitto andrebbe verosimilmente attribuita agli Andriotti giacché lo stemma famigliare è posto al centro del soffitto ed è l’unico sovrastato da un elmo con cimiero e lambrecchini. Gli altri, infatti, sono inseriti in scudi ‘alla veneta’ e sono provvisti di due nastri neri svolazzanti, posti ai lati, tipici della decorazione araldica del periodo rinascimentale. Pure se i ritratti sono stati realizzati mediante l’uso di mascherine, è comunque possibile riconoscere la cura e l’attenzione riservata ai dettagli, soprattutto nella resa dei tratti somatici e nella definizione delle acconciature. La realizzazione delle pettenelle va ragionevolmente assegnata alla bottega impegnata anche nei soffitti dei palazzi Maseri e Modena De Sabbata a Cividale del Friuli: molti fra i ritratti, infatti, mostrano comuni caratteri somatici, abiti e acconciature del tutto simili (così come la soluzione adottata per evidenziare i capelli ricci) e, soprattutto, la stessa attenzione ai dettagli. La realizzazione del soffitto, in base a considerazioni sia stilistiche sia iconografiche, potrebbe essere collocata tra il secondo e il terzo decennio del XVI secolo.
Fratta de Tomas F., Soffitti lignei in Friuli fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2019