soffitto, ambito friulano, XVI

Oggetto
soffitto a pettenelle
Soggetto
motivi decorativi, guerriero, putto alato con lancia, allegoria della fortuna, figure maschili, stemmi gentilizi
Ambito culturale
ambito friulano
Cronologia
1536 ca. - 1544 ca.
Misure
cm - altezza 24, larghezza 40
Codice scheda
OA_129501
Collocazione
Cervignano del Friuli (UD), Strassoldo
Castello di Strassoldo di sotto

Il soffitto è costituito da 18 pettenelle ed è posto al secondo piano del castello di Strassoldo di sotto (Ud). L’intera decorazione del soffitto è affidata all’uso di mascherine e caratterizzata dall’alternanza del colore di fondo, rosso o azzurro. A tavolette che sono decorate con motivi tratti dal repertorio delle grottesche (mascheroni e sirene vegetali) e con scene e figure tratte da stampe e incisioni coeve, si alternano tavolette con stemmi. Questi ultimi sono inseriti su scudi sagomati e posti su un fondo circoscritto da una semplice cornice rettangolare; completano la decorazione nastri svolazzanti e due rametti probabilmente di alloro. Sono presenti pettenelle con figure di armati: la prima con una figura di armato con cane, la seconda con tre figure di spalle (rispettivamente con lancia, con cane, con mazza d’arme).

Gli stemmi fanno riferimento a matrimoni relativi ai discendenti di Francesco di Strassoldo (ramo Chiasottis linea principale) ai quali può essere per questo motivo attribuita la committenza dei soffitti che vanno assegnati alla stessa bottega responsabile dell’esecuzione delle tavolette di palazzo de Portis a Cividale del Friuli, di casa Cavazzini e dell’edificio nel complesso della Fondazione Casa secolare delle Zitelle a Udine. Quanto alle pettenelle con figure di armati - la prima con una figura di armato con cane (129660), la seconda con tre figure di spalle (129658, 129663, 129669) -, grazie soprattutto all’esame dell’abbigliamento – riferibile all’area germanica –, queste figure andrebbero indentificate come lanzichenecchi. Nella seconda, in particolare, si avvertono forti analogie con incisioni coeve non soltanto dal punto di vista compositivo ma anche nella realizzazione delle singole figure. La notevole similitudine fra i due soldati posti alle estremità della pettenella e quelli presenti in un’incisione di Dürer – i Cinque lanzichenecchi e un orientale a cavallo – suggerisce la possibilità che quest’ultima sia stata usata da modello. Queste tavolette potrebbero fare riferimento al sacco di Roma del 1527 oppure ai fatti che coinvolsero direttamente il castello di Strassoldo, dato alle fiamme “dalli Todeschi” nel 1513.

BIBLIOGRAFIA

Fratta de Tomas F., Soffitti lignei in Friuli fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2019