soffitto, Baietto Antonio, XV

Oggetto
soffitto a pettenelle
Soggetto
scene cortesi, scene di caccia, stemma
Autore
Baietto Antonio (1380 ca./ 1445 post) - bottega
Cronologia
1420 ca. - 1429 ca.
Misure
cm - altezza 18, larghezza 39
Codice scheda
OA_129773
Collocazione
Cividale del Friuli (UD)
Collezione privata

Il soffitto, originariamente in un ambiente al secondo piano di Casa Bront a Cividale del Friuli, è stato smontato e smembrato in tre collezioni e di queste soltanto un nucleo è tuttora conservato nel luogo originario. Le tavolette sono in discreto stato, anche se alcune presentano abrasioni nella dipintura e ritocchi. Sono raffigurate scene di carattere venatorio e cortese incorniciate da due alberelli ai lati: non è stato possibile ricostruire la sequenza originale scene in quanto le tavolette furono smontate senza essere numerate. In due pettenelle è riconoscibile una caccia, in altre due un cavaliere che lotta contro un leone. Non solo cavalieri, ma anche personaggi femminili sono protagonisti di scene venatorie: in tre pettenelle sono raffigurate altrettante dame – caratterizzate da abiti sempre diversi, circostanza che induce a pensare non si tratti dello stesso personaggio – impegnate in diverse fasi della caccia con il falcone. Anche in altre quattro pettenelle i protagonisti – due figure femminili e due maschili, una per tavoletta – sono rappresentati a cavallo. Nelle ultime due sono invece descritti piccoli concerti campestri: nel primo un suonatore di viella, nel secondo un giovane con liuto è accompagnato da una dama con arpa. Concludono il ciclo cinque pettenelle in cui ricorrono due stemmi che non è stato possibile riconoscere: il primo – “d’argento alla croce accompagnata nei due cantoni superiori da due stelle di otto raggi il tutto di rosso” – si ripete su tre tavolette mentre in due compare un’insegna con le iniziali “M” e “S” che potrebbe corrispondere o a un simbolo di tabellionato oppure far riferimento a una confraternita. Gli stemmi sono inseriti in scudi appuntati e occupano tutta la porzione centrale della tavoletta mentre ai lati la decorazione è completata da eleganti e sottili racemi vegetali e da quattro fiori – probabilmente rose – di colore alternato, rosso e bianco.

Il soffitto è stilisticamente collocabile nel terzo decennio del XV secolo. In base a considerazioni iconografiche – dal punto di vista compositivo, infatti, non solo attingono al medesimo repertorio di immagini, ma alcune scene si ripetono addirittura in modo pressoché identico – e, soprattutto, dall’esame del ductus pittorico, sono attribuibili alla medesima bottega che realizzò i cicli Vanni degli Onesti e Moises di Udine e Moretti di Venzone, quindi alla cerchia dei Baietto. Se finora l’attività del pittore e della sua bottega era documentata a Udine e Venzone, la sua presenza potrebbe essere ragionevolmente attestata anche a Cividale. Nei registri dei camerari della città si fa infatti riferimento a un “Antonio pittore”, chiamato nella seconda metà del 1422 a dipingere l’insegna della Repubblica di Venezia: potrebbe trattarsi di Antonio Baietto, che già nel 1420 aveva realizzato un analogo soggetto (un "san Marco”) per il comune di Udine.

BIBLIOGRAFIA

Fratta de Tomas F., Soffitti lignei in Friuli fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2019

Zerbinatti P., XIX. Strumenti musicali in pettenelle del Friuli tardogotico, in Tabulae Pictae. Pettenelle e cantinelle a Cividale fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2013

Fratta de Tomas F., XV. Soffitti lignei dipinti a Cividale del Friuli, in Tabulae Pictae. Pettenelle e cantinelle a Cividale fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2013