soffitto, ambito friulano, XVI

Oggetto
soffitto a pettenelle
Soggetto
busti, stemmi gentilizi, motivi decorativi
Ambito culturale
ambito friulano
Cronologia
1530 ca. - 1549 ca.
Misure
cm - altezza 16, 19, larghezza 37, 44
Codice scheda
OA_130119
Collocazione
Cividale del Friuli (UD)
Collezione privata

Le 30 pettenelle – smontate e smembrate in tre collezioni – probabilmente appartengono a due distinti soffitti, giacché sono differenti le misure che si registrano nei supporti: il primo a ritratti e stemmi, il secondo con decorazioni ‘alla romana’. Il fondo del primo insieme, di colore marrone, è limitato da una cornice rettangolare; al centro sono dipinti ritratti e stemmi su campo azzurro, inseriti in un clipeo costituito da una doppia circonferenza realizzata a compasso, del quale si possono ancora osservare i segni incisi. Gli stemmi sono inseriti in scudi ‘alla veneta’ e presentano tutti la medesima arma: di rosso, all’albero al naturale poggiante su una campagna d’oro, sul tutto un cane sedente e legato con un guinzaglio all’albero, il tutto d’argento. Il secondo nucleo è costituito da pettenelle che presentano una dipintura – su fondo azzurro o rosso, realizzata con l’uso di mascherine – costituita da animali fantastici e da putti.

Le tavolette sono collocabili stilisticamente tra il quarto e il quinto decennio del XVI secolo. I ritratti – sia maschili sia femminili, di profilo o a tre quarti – sono pienamente cinquecenteschi: datazione confermata anche dalla tipologia degli abiti e degli elmi indossati. È possibile ravvisare la presenza di almeno due esecutori: il primo più capace e impegnato nella realizzazione dei personaggi maschili, il secondo meno esperto e responsabile dell’esecuzione di quelli femminili, di qualità nettamente inferiore. Si tratta di pittori nei quali si ravvisano legami con la scuola dell’Amalteo: rimandi suggeriti da alcune emergenze stilistiche, come la particolare torsione del busto e del capo e i dettagli fisiognomici e dell’abbigliamento. L'arma ricorda quella adottata da Bernabò Visconti nella seconda metà del XIV secolo e poi ripresa da Francesco I Sforza, duca di Milano, come si può osservare nella medaglia realizzata nel 1456 e che fa riferimento alla famiglia cividalese dei Boiani. Identificazione basata sul confronto con un’impresa del tutto simile – pure se in questo caso il cane è sdraiato – che si può osservare sul recto della medaglia dedicata a Eustachio Boiani nel 1525. Ulteriore conferma è fornita dall’esame di un’arma recentemente scoperta nella parete nord del duomo di Cividale. Si tratta di uno stemma di ‘unione matrimoniale’ nel quale – nella partitura sinistra, rispetto a chi guarda – è dipinta la stessa impresa presente nelle pettenelle e, in quella destra, lo stemma Formentini. Come risulta dall’esame delle genealogie delle due famiglie, un fratello di Eustachio, Federico, sposò Stella Formentini di Cusano, permettendo così di stabilire in modo inequivocabile come lo stemma presente nelle pettenelle faccia riferimento alla famiglia Boiani che probabilmente, proprio in quel periodo, lo aveva adottato in alternativa (comunque provvisoria) del più consueto stemma con le ghirlande. Nel secondo nucleo di tavolette la decorazione è costituita da una ‘scenetta’ con tre putti danzanti, in un caso circoscritta da una cornice a ‘ovuli’ d’ispirazione classica, del tutto affine a un’incisione di Jacopo Francia. Una ‘danza di putti’ realizzata forse riprendendo parte di una stampa di Marco Dente, già indicata quale ispirazione per un disegno del Pordenone (conservato agli Uffizi) e per un dipinto dell’Amalteo (già nella collezione Cappello-Cini); secondo una modalità operativa che prevedeva l’utilizzo di stampe come repertori dai quali estrapolare soggetti da replicare poi nelle pettenelle, come nel caso di un’altra incisione (Giovanni Antonio da Brescia, Grottesche, 1513-1515) utilizzata nella decorazione di tavolette in palazzo de Portis a Cividale, in casa Cavazzini e in un edificio nel complesso della Fondazione Casa secolare delle Zitelle a Udine.

BIBLIOGRAFIA

Fratta de Tomas F., Soffitti lignei in Friuli fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2019

Fratta de Tomas F., XV. Soffitti lignei dipinti a Cividale del Friuli, in Tabulae Pictae. Pettenelle e cantinelle a Cividale fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2013

Bonessa E., XVI. "Di rosso alla fascia d'argento". L'araldica cividalese quale fonte documentaria, in Tabulae Pictae. Pettenelle e cantinelle a Cividale fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2013