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Nucleo costituito da pettenelle dipinte con stemmi e con un repertorio decorativo tratto da animali fantastici, grottesche e stampe coeve.
Il soffitto è il risultato di una ricomposizione attuata in epoca recente e in seguito a lavori di ristrutturazione che hanno coinvolto l’intero edificio. La decorazione può essere fatta risalire al secondo quarto del Cinquecento. In 5 esemplari sono dipinti, su fondo azzurro o rosso circoscritto da una semplice cornice rettangolare, stemmi in scudi sagomati e con due nastri neri svolazzanti, posti ai lati, tipici della decorazione araldica del periodo rinascimentale, che fanno riferimento ai Savorgnan della Bandiera (2 esemplari), Mels Colloredo e de Puppi (2 esemplari). Gli scudi vengono rappresentati appesi al lato superiore della cornice. Due tavolette sono decorate con un mascherone vegetale mentre un’altra presenta un motivo con animali fantastici. Le ultime 2 presentano, su fondo rosso, decorazioni realizzate con l’uso di mascherine: si tratta di una scena tratta da un’incisione di Giovanni Antonio da Brescia. Il soffitto va assegnato alla stessa bottega responsabile dell’esecuzione delle tavolette di un edificio nel complesso sede della Fondazione Casa secolare delle Zitelle, di palazzo de Portis a Cividale del Friuli e del Castello di sotto a Strassoldo (Ud): non solo gli stemmi sono inseriti in scudi identici ma, soprattutto, le decorazioni sono tratte dalla stessa fonte e realizzate con la medesima mascherina.
Fratta de Tomas F., Soffitti lignei in Friuli fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2019