monumento funebre, Depaul Giovanni, XIX

Oggetto
monumento funebre
Soggetto
ritratto d'uomo: Francesco Hermet
Autore
Depaul Giovanni (1825/ 1919)
Cronologia
1867 post - 1883 ca.
Misure
cm - altezza 290, larghezza 180, profondità 350
Codice scheda
OA_130989
Collocazione
Trieste (TS)
Cimitero di Sant'Anna
Iscrizioni

La stele frontonata addossata al muro di cinta, ai cui lati sono collocate due lapidi con iscrizioni, reca in alto al centro il medaglione con il ritratto di Francesco Hermet. Sulla superficie antistante una grande croce a rilievo decora il piano della tomba.

La tomba è stata concessa l'01.01.1867 a Francesco Hermet (Archivio Acegas APS). Il dedicatario Francesco Hermet, (1811-1883) Nasce a Vienna nel 1811, da Paolo Hermet e Maria Zaccar-Hogenz. Muore a Trieste nel 1883. Al rientro della famiglia a Trieste nel 1818 viene avviato alla carriera commerciale. Studia all'Accademia di Commercio e Nautica, e nel contempo si dedica con passione alla letteratura drammatica. Nel 1829 fa la sua prima comparsa come dilettante della Società Filarmonico-Drammatica, di cui è tra i fondatori. Ne sarà anche attore di vaglia, istruttore drammatico e direttore fino al 1875. Avrà la possibilità di recitare assieme ai primi attori di quell'epoca, come Gustavo Modena e Adelaide Ristori, con cui stringerà amicizia; durante la sua lunga carriera impersonerà circa trecento parti. Nel 1839 viene nominato Attuario del Teatro Grande. Nel 1845 erige a sue spese il Teatro Corti, sede della Società Filarmonico-Drammatica, dopo il periodo passato al Teatro Filodrammatico. Nel 1857 ottiene la concessione per il Teatro Armonia, inaugurato nel 1858, di cui è direttore fino al 1860. Nel 1860 fonda l'Istituto di Mutuo Soccorso per i commercianti, poi Società di Mutuo Provvedimento, di cui è presidente fino alla morte. Dal 1830 in poi riunisce intorno a sé un gruppo di uomini di lettere friulani, veneti e trentini (Dall'Ongaro, Somma, Valussi, Gazzoletti). Si tratta di un vero e proprio cenacolo, cui accorrono artisti e letterati da tutta Italia,attirati dall'amore alle lettere e alle arti e dal proposito di mantenere vivo lo spirito nazionale e recarvi di continuo nuovo e potente alimento. A questi incontri partecipano anche musicisti, come i fratelli Ricci. Hermet si dà quindi al giornalismo politico, collaborando al Costituzionale, giornale popolare liberale (assieme alla Gazzetta di Trieste e al Giornale di Trieste); fonda una propria rivista, La Frusta, la cui pubblicazione cessa dopo sei mesi, in seguito alla legge del 1850 sull'obbligo della cauzione per giornali politici. Nello stesso anno però crea La Favilla, giornale letterario, cui collaborano i migliori scrittori e letterati triestini. Nel 1848 crea ancora, assieme ad un gruppo di amici, la Società dei Triestini, attiva in campo politico, che tiene le proprie adunanze al teatro Corti (la presidenza era assegnata a Pietro Kandler). La società viene sciolta nel 1850. Nel 1861 viene eletto consigliere della città del Quarto Corpo Elettorale, e viene rieletto fino al 1879, anno in cui, complice la salute cagionevole, si ritira completamente dalla vita pubblica. Al vertice del partito liberale cittadino, Consigliere comunale per 19 anni e per 12 primo vicepresidente del consiglio cittadino, sostiene strenuamente l'istruzione popolare, compilando un completo sistema didattico-pedagogico. Purtroppo la sua corrispondenza con i grandi del Risorgimento italiano (Garibaldi, Sella), i suoi ricordi e gli appunti finiscono alle fiamme nel 1882, poco prima della morte, quando un amico che si trova a Trieste, per evitare una perquisizione, distrugge tutti i documenti, mentre egli è a Postumia per farsi curare.