Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
davanti sull'architrave: FAMIGLIA MARIO ALESSIO
in basso a destra dell'ingresso del recinto: MORPURGO
La cappella, in stile neo-quattrocentesco con ricchi decori in marmo, opera dello scultore Conti, presenta un ingresso monumentale delimitato ai lati da due colonne e coperto da una volta a botte coronata da una croce. La cappella è chiusa da un recinto in pietra e ferro. Al suo interno è collocato un Crocifisso bronzeo. Sopra l'ingresso è scolpito lo stemma dei de Morpurgo: inquartato; nel 1° al castello nascente da uno stagno; nel 2° con un sole raggiante, nascente da una gola montana; nel 3° ad un gallo su una collina; nel 4° ad un'ancora da bastimento con legno trasversale, anello e corda doppiamente avvolta; sul tutto alla colomba imbeccante un ramoscello d'olivo. Cimiero: nel 1° un volo fra cui una stella; nel 2° la colomba dello scudetto; nel 3° tre penne di struzzo. Sostegni: un leone e un grifone affrontati. Motto: Semper certe.
La tomba è stata concessa il 17.01.1900 a Nina de Morpurgo e il 17.02.1972 a Giovanna Sincovich Alessio (Archivio Acegas APS). Il crocifisso bronzeo fu acquistato dalla baronessa Nina de Morpurgo nel 1900 per questa sede ed è probabilmente opera di Marin.
Messina M., Notizie su alcuni scultori attivi a Trieste tra '800 e '900: Giovanni Mayer, Giovanni Marin ed Annibale De Lotto, in Atti dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, Trieste 2004, n. 19