La visita allo zio cardinale, dipinto, Armenise Raffaele, XIX

Oggetto
dipinto
Soggetto
cardinale riceve la famiglia
Autore
Armenise Raffaele (1852/ 1925)
Cronologia
1884 ca.
Misure
cm - altezza 127, larghezza 207
Codice scheda
OA_131689
Collocazione
Trieste (TS)
Palazzo Revoltella
Civico museo Revoltella
Iscrizioni

La scena è ambientata all'esterno in una giornata di sole ma con una luminosità diffusa filtrata dalle nubi leggere che velano il cielo. Sulla sinistra un cardinale seduto su una poltrona, sistemata insieme ad altri preziosi mobili su un tappeto, accoglie affettuosamente con un bacio sulla fronte un bambino tutto vestito di bianco. Una nota chiara e preziosa esaltata dal contrasto con la veste scarlatta del prelato. Accanto ai due protagonisti un servitore si inchina a introdurre altri componenti della famiglia e vari visitatori tutti vestiti con grande eleganza. Altri personaggi arrivano da destra scendendo i gradini di un ponte accolti da valletti in livrea.

Il dipinto intitolato La visita allo zio cardinale, definito una "graziosa scena della vita aristocratica de' tempi goldoniani" (Corriere della sera, 6-7 luglio 1884), fu acquistato per la cifra di 8000 lire all'Esposizione di Torino del 1884 su proposta di Alfredo Tominz, appena nominato conservatore del museo. Nella primavera del 1884 egli si era recato a visitare la mostra torinese ed aveva scelto, oltre al dipinto di Armenise, altre due tele, Prime note di Salvatore Marchesi e L'offerta nuziale di Giovanni Muzzioli. Tutti e tre furono acquistati. Di conseguenza la Commissione della lotteria dell'esposizione propone all'Armenise l'acquisto di una copia del dipinto venduto a Trieste; l'artista, però, ritenendo che sarebbe diminuito il valore del quadro di proprietà del Museo Revoltella, rifiuta. Il pittore pugliese era conosciuto a Trieste per avere partecipato all'Esposizione della Società triestina di Belle Arti del 1877, dove i suoi lavori avevano ottenuto il favore del pubblico. Il dipinto in questione è un soggetto caratteristico della sua produzione aneddotica, nella quale si evidenzia in particolare il gusto per la riproduzione di armi, stoffe, vasi e mobili antichi. All'epoca della realizzazione di questo dipinto Armenise risiedeva da qualche anno a Milano, ma conservava l'impronta della pittura meridionale ed in particolare della lezione di Palizzi.

BIBLIOGRAFIA

Geroni L., Schede, in Il Museo Revoltella di Trieste, Vicenza 2004