Natura morta con diversi strumenti musicali (cinque cordofoni e un flauto) accatastati su un mobile di legno in un interno. Nell'insieme compaiono anche un un globo celeste, alcuni fogli di spartito musicale e dei libri. Il mobile è parzialmente coperto da un tappeto, mentre sulla destra e in alto si scorge parte di una tenda rossa e oro.
Il dipinto è entrato a far parte delle collezioni civiche triestine grazie all'importante lascito di Anna Segrè Sartorio del 1947 (inv. Sartorio n. 16/649). Di attribuzione incerta, fu inizialmente ascritto alla produzione di Evaristo Baschenis, cui è molto affine, ma fu probabilmente eseguito da Bartolomeo Bettera o dal figlio Bonaventura verso gli ultimi decenni del XVII secolo (Resciniti 1996, p. 7).
Resciniti L., Colori e musica. Dipinti dalle collezioni dei Civici Musei di storia ed arte: Civico museo teatrale "C. Schmidl", Trieste 1996
Strumenti musicali, Strumenti musicali europei ed extraeuropei, Trieste 1979