Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
davanti, sulla base: RICCARDO PITER / 937
Torso femminile ignudo, l'espressione del volto allegra e illuminata da un largo sorriso, i capelli raccolti sulla nuca.
Questo torso, frammento che guarda fra gli altri al grande scultore francese Auguste Rodin (1840-1917), è una delle molte riflessioni di Riccardo Piter sulla figura femminile, un’opera intimista eseguita in un periodo in cui si intensificano le commissioni, per far fronte alle quali l’artista apre, proprio nel 1937, uno studio autonomo con assistenti. "Il gesso patinato, a simulare l'ossidatura, è un ottimo esempio per comprendere il Piter di questi anni" che, pur non dimenticando l'esempio dello scultore piemontese Leonardo Bistolfi (1859-1933), "tralascia la vena simbolista in favore di una vibrazione sul gesso più naturalistica" (Gardonio, 2015, p. 19).
Krekic A., Catalogo e Regesto cronologico delle opere, in La bottega di Riccardo. La Collezione Piter ad Aviano, Aviano (PN) 2019
Gardonio M., Riccardo Piter. Scultore nella Milano del Novecento, Aviano (PN) 2015