sul drappo, a destra: RICC. PITER 945
Figura femminile nuda (Niobe), seduta a gambe divaricate sopra una stoffa poggiata su un elemento parallelepipedo, il busto inclinato verso destra e le braccia sollevate; volge verso il cielo il viso, ritratto in un urlo di dolore, mentre i capelli le scendono, sciolti e scarmigliati, lungo il braccio destro.
Per il soggetto di questa statua Piter sceglie, come in altre occasioni (cfr. "Capaneo"; Aviano, Collezione Piter, inv. 55), un tema mitologico poco frequente: Niobe, sposa del re di Tebe, fiera della sua numerosa prole (sette maschi e sette femmine), vantava la propria superiorità su Latona, madre di Apollo e Diana, i quali, per punire la sua superbia, ne uccisero tutti i figli. Il gesso fa parte di una serie di studi e modelli per piccole statue da fondere in bronzo, quasi sempre ritraenti nudi femminili, che lo scultore avianese produsse in buon numero a partire dalla fine degli anni Trenta. Tuttavia, di questa figura, chiaramente un modello, non è noto se sia stata realizzata la versione bronzea. Nell'opera l'adesione al dato reale, sempre presente nella scultura di Piter, si associa a un'intensa espressività, dovuta certo al tema affrontato e dunque decisamente più marcata che nelle altre sue opere, in genere connotate da una classica pacatezza di temi, forme e gesti.
Krekic A., Catalogo e Regesto cronologico delle opere, in La bottega di Riccardo. La Collezione Piter ad Aviano, Aviano (PN) 2019
Gardonio M., Riccardo Piter. Scultore nella Milano del Novecento, Aviano (PN) 2015