davanti, sulla base: CAPANEO
sul masso, lato destro: RICC / PITER / 953
Nudo maschile stante su una base parallelepipeda, il pube coperto da una foglia. Le gambe divaricate ai lati di un masso, la sinistra leggermente più avanti della destra, tiene le braccia lungo il busto, i pugni chiusi, i muscoli tesi, mentre ruota il capo verso destra e verso l'alto.
Anche qui, come in "Niobe" del 1945 (pure conservata ad Aviano; inv. 27), Piter tratta un soggetto mitologico insolito: Capaneo, uno dei sette re che mossero contro Tebe, osò sfidare Giove e fu perciò da questi fulminato. Lo scultore lo raffigura spavaldo e imponente, come nella tradizione letteraria e in particolare dantesca (Inferno, XIV, 43-72). Formalmente la scultura, nota anche come "Giuliano il Filosofo", è stata messa in relazione da Matteo Gardonio (2015, pp. 24, 109) con "Palinuro", capolavoro di Arturo Martini (1889-1947), cui si avvicina per la torsione del volto e per la trattazione anatomica. "Capaneo" è un probabile modello per un'opera non realizzata e immaginata in bronzo, come testimonia ancora la sua patinatura verde-bruna, a somiglianza dell'effetto finale.
Krekic A., Catalogo e Regesto cronologico delle opere, in La bottega di Riccardo. La Collezione Piter ad Aviano, Aviano (PN) 2019
Gardonio M., Riccardo Piter. Scultore nella Milano del Novecento, Aviano (PN) 2015