in basso a sinistra: UGO / CARÀ
Il grande pannello rettangolare ritrae a bassorilievo una teoria di figure femminili, le "vergini" del titolo, su uno sfondo composto da veli, che coprono parzialmente la loro nudità, ed elementi vegetali e animali. Al centro compaiono due uomini appesi a testa in giù.
L'iconografia di questo pannello, di incerta interpretazione, sembra riferirsi all'antica pratica della tortura a testa in giù, riservata ai malfattori e finalizzata ad ottenere l'ammissione delle colpe di cui essi erano accusati. La composizione, basata su una raffinata simmetria e sulla delicatezza dei decori fito-zoomorfi e delle fluenti stoffe, è in grado di trasmettere, pur nella brutalità del soggetto, un senso di pacato equilibrio, proprio di molte opere di Carà, ispirate come questa alla classicità greco-romana. Come è stato osservato, il Castigo delle vergini "costituisce un punto cruciale nello svolgimento artistico di Ugo Carà. In esso infatti la bellezza ideale classica, bagnata di grazia quattrocentesca, si anima espressionisticamente e si compone poi in equilibri memori della scomposizione e ricomposizione cubista” (Molesi, 1982, p. 12).
Ugo Carà, Ugo Carà Antologica 1926-2000, Muggia (TS) 2000
Ugo Carà, Ugo Carà, Trieste 1982
Arte Friuli, Arte nel Friuli Venezia Giulia: 1900-1950, Pordenone 1982