Sei donne ignude sono colte in diverse pose all’interno di un paesaggio fluviale dai colori antinaturalistici. In primo piano a sinistra una di esse è seduta frontalmente con le mani incrociate poggianti sul ginocchio destro, mentre a destra una donna, di cui si coglie solo il volto abbraccia alle spalle un’altra donna che si porta la mano alla bocca. In secondo piano a sinistra è ritratta una donna semisdraiata rivolta verso lo spettatore con le braccia leggermente rialzate. Sullo sfondo altre due donne: una a sinistra sdraiata con le ginocchia piegate e una a destra semisdraiata rivolta verso lo spettatore. Sullo sfondo si vede una distesa di acqua di colore viola e degli arbusti.
Questa grande tela di Kotik mostra un gruppo di donne nude raffigurate all’interno di un paesaggio probabilmente fluviale, in pose languide ma al contempo stranianti. La resa stilistica della composizione, le forme appuntite, i volti inespressivi e i colori antinaturalistici ricorda le matrici fauviste di Kotik che sembra citare direttamente l’Espressionismo tedesco di Ernst Ludwig Kirchner se pur con una gamma cromatica più cupa e livida. Qui la sensazione che traspare nel dipinto, ed evocata dal titolo “Donne in partenza”, pare essere quella di una condizione di cupa rassegnazione ad una condizione emotiva di stallo ma con sotteso un desiderio di fuga verso qualcos’altro. Lo spazio pittorico, quasi completamente riempito dalla loro presenza, suggerisce un sentimento di costrizione alimentato anche dalla tavolozza cromatica cupa e livida al contempo. Cronologicamente pare inserirsi nella prima produzione dell’artista quando è ancora in bilico tra influenze espressioniste e anticipazioni verso il cubismo.
Cecchetto S., Emblemi dalle avanguardie, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020