soffitto, ambito friulano, XV

Il soffitto è costituito da 25 tavolette assai deteriorate. Anche cantinelle e cornici risultano essere in uno stato conservativo precario. Impermeabilizzazione del supporto e dipintura sono limitate allo spazio circoscritto dall’arco trilobo, mentre, nella parte esterna a esso, la tavoletta è lasciata ‘al naturale’. Le pettenelle sono dipinte con stemmi in scudi appuntati in basso e inseriti in un arco trilobo, stilisticamente collocabili nella prima metà del XV secolo.

Si riconosce la stessa decorazione floreale – posta sopra e ai lati degli stemmi – presente in altri soffitti a carattere araldico (palazzo de Nordis A e de Claricini Dornpacher a Cividale, e Caiselli e Beltrame a Udine), pure se realizzata in maniera più semplice e stilizzata. La pellicola pittorica presenta forti cadute, tali da compromettere in molti casi la lettura delle pettenelle. Difficile, quindi, riconoscere gran parte degli stemmi presenti e, di conseguenza, problematica l’individuazione della committenza: le ‘armi’ leggibili sono comunque per la maggior parte sconosciute all’araldica friulana e non confermerebbero i de Puppi – che risultano possedere almeno dal XVI secolo gli edifici posti lungo il fronte est di Foro Giulio Cesare – quali proprietari della struttura già dalla prima metà del XV secolo, epoca della realizzazione del soffitto.