soffitto, ambito friulano, XVI

Oggetto
soffitto a pettenelle
Soggetto
busti maschili
Ambito culturale
ambito friulano
Cronologia
1510 ca. - 1530 ca.
Misure
cm - altezza 25, larghezza 40
Codice scheda
OA_133023
Collocazione
Cividale del Friuli (UD)
Palazzo de Portis
Collezione privata

Scoperto e poi smontato durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio seguiti ai sismi del 1976, il soffitto fu smembrato e disperso. Solo una parte delle tavolette (8) si conserva ancora nel palazzo originario (ora esposte in una sala della trattoria Nardini). Le pettenelle sono state sottoposte a un restauro conservativo e a questo intervento va probabilmente riferita l’applicazione di uno strato di vernice trasparente. Lo spazio dipinto è inquadrato da una cornice, il cui campo presenta nelle parti laterali una modesta decorazione geometrica che, in corrispondenza dello spazio centrale, si raccorda con una doppia cerchiatura al cui interno sono posti ritratti.

Stilisticamente collocabili tra il secondo e il terzo decennio del XVI secolo, le tavolette sono state probabilmente realizzate dalla stessa bottega impegnata nel soffitto B di palazzo Boiani, nella dipintura di 4 pettenelle in collezione privata a Pordenone e delle 18 tavolette – ora in collezione privata – già esaminate da Fulvio dell’Agnese: non solo i ritratti presentano le stesse tipologie fisiognomiche, ma affine è anche il modo con il quale vengono risolti i dettagli e i tratti somatici dei volti. Inoltre, anche nelle tavolette in esame è possibile individuare la mano di due artefici – uno più capace, l’altro dai modi più sommari – che utilizzano due diversi caratteri formali per la definizione dei particolari anatomici, gli stessi impiegati nelle pettenelle sopra ricordate: una maniera più curata e naturalistica il primo, mentre quella adottata dal secondo risulta essere più veloce, corsiva e, soprattutto, caratterizzata da semplificazioni e stilizzazioni. Se Giuseppe Bergamini riconosce affinità tra una tavoletta – forse raffigurante un sacerdote – e il San Domenico dipinto da Giovanni Martini (1507) nella Pala di Sant’Orsola – già nella chiesa di San Pietro Martire a Udine e ora conservata parte presso i Civici Musei di Udine, parte nella Pinacoteca di Brera a Milano –, allo stesso tempo sono ravvisabili assonanze con l’opera di Gianfrancesco da Tolmezzo, le stesse già riscontrate per il soffitto B di palazzo Boiani.

BIBLIOGRAFIA

Fratta de Tomas F., Soffitti lignei in Friuli fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2019

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Testimonianze d'arte, Testimonianze d'arte in Friuli. Capolavori della Fondazione Crup, Milano 2008

Bergamini G., "Cantinelle" rinascimentali e affreschi barocchi, in Casa Beltrame in Udine. Storia di una farmacia, Udine 2004

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