Spillone da cravatta in oro a forma di ferro di cavallo decorato con granati.
Accolto inizialmente come una delle "diavolerie" imposte dalla moda, il ferro di cavallo divenne, anche in virtù della sua fama di portafortuna, un elemento decorativo popolarissimo, impiegato su monili di ogni tipo, ma in particolare sugli spilloni. L'apprezzamento per tali gioielli tra i componenti della famiglia Coronini trova conferma nella presenza di tre diversi esemplari, tra cui questo che rientra nella produzione dei popolarissimi ed economici gioielli in granati di provenienza boema. La grande disponibilità di granati in alcune zone della Boemia aveva infatti favorito il sorgere di manifatture specializzate nella realizzazione di monili dall'aspetto piuttosto appariscente, dovuto all'intenso colore rosso sangue delle pietre, ma di valore alquanto modesto, poiché facevano uso di oro di bassissima lega o di argento.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Gli animali della nobiltà. Dalla caccia al salotto tra status symbol, allegoria e affetti, Gorizia 2021
Bragaglia Venuti C., Schede, in "Delle mie gioie ed oggetti d'oro... ". Le mode e gli affetti nei gioielli dei conti Coronini Cronberg di Gorizia, Gorizia 2012