Spillone da cravatta d'oro a forma di ferro di cavallo decorato con tre rubini, due diamanti e tre zaffiri.
Accolto inizialmente come una delle "diavolerie" imposte dalla moda, il ferro di cavallo divenne, anche in virtù della sua fama di portafortuna, un elemento decorativo popolarissimo, impiegato su monili di ogni tipo, ma in particolare sugli spilloni. L'apprezzamento per tali gioielli tra i componenti della famiglia Coronini trova conferma in questo spillone, decorato con tre piccoli rubini, due smeraldi e due diamanti, disposti in maniera asimmetrica a emulare i chiodi con cui il ferro veniva fissato allo zoccolo del cavallo. Importato a Trieste tra il 1867 e il 1872, ossia proprio negli anni in cui questa nuova moda cominciava ad affermarsi, potrebbe essere verosimilmente un pezzo di produzione inglese.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Gli animali della nobiltà. Dalla caccia al salotto tra status symbol, allegoria e affetti, Gorizia 2021
Bragaglia Venuti C., Schede, in "Delle mie gioie ed oggetti d'oro... ". Le mode e gli affetti nei gioielli dei conti Coronini Cronberg di Gorizia, Gorizia 2012