spilla, bottega romana (?), XIX

Spilla in oro a barretta terminante alle due estremità con una sferetta decorata al centro da una doppia fila di cerchietti in filigrana e sulla sommità da un pippiolino. Al centro castone ovale con decorazione a cordoncino e a palline con corniola rossa incisa sulla fronte a forma di scarabeo e sul retro con un'immagine di guerriero entro una cornice.

L’elegante spilla a barretta con scarabeo antico, che faceva parte delle gioie di Carmen Coronini, lasciate in eredità a Guglielmo, è connessa con il gusto archeologico imposto dalla produzione dell’orafo romano Fortunato Pio Castellani e dei suoi figli. Presenta infatti molte affinità con diversi pezzi usciti dalla loro bottega o a loro attribuiti, come ad esempio il bracciale a placchette ricurve su cui si alternano scarabei in corniola e iscrizioni greche, o i pendenti del Victoria and Albert Museum databili al 1858 circa. Particolarmente puntuale il riferimento ad una spilla a barretta che presenta due scarabei antichi alle estremità, con un gioco di pieni e vuoti in negativo rispetto all’esemplare Coronini. La spilla in esame si discosta nondimeno da tali modelli, come pure dai numerosi ornamenti con scarabei eseguiti da Carlo Giuliano, brillante allievo di Alessandro e poi responsabile della filiale londinese, soprattutto per le proporzioni delle varie parti. La barretta cilindrica è più sottile e i nodi alle estremità sono più voluminosi, e nell’insieme l’aspetto rimanderebbe piuttosto all’area centroeuropea, considerato che anche in Austria e in Germania la moda archeologica aveva largo seguito, ma raramente presentava il rigore e l’essenzialità dei prototipi romani, indulgendo a un decorativismo più esplicito e a forme più morbide.